Rambling about me

Oramai ho le idee molto confuse, per questo motivo il titolo di questo post è in inglese contrariamente alle linee guida che ho cercato di seguire dall’inizio, oltre quindici anni fa e per molto tempo. Negli ultimi ho avuto meno opportunità di lavorare strettamente su database Oracle ed ho fatto varie altre cose nell’ambito sempre del mio lavoro, sempre nella stessa azienda che ha continuato a crescere. Questa mattina riflettevo e ho deciso di buttare qui alcune riflessioni sparse, nella speranza di fare ordine nella mia testa e capire in che direzione mi sto muovendo. La verità è che sono un naufrago su un canotto in alto mare trasportato dalla corrente e sballottato dalle onde. Ho visto tante cose, anche interessanti ma tutte della serie “impara l’arte e mettila da parte”. Ho seguito con entusiasmo diversi progetti su cui ho lavorato con cose nuove, docker, kubernetes, openshift, jenkins, bamboo, PostgreSQL, Redis… Tutte cose che però poi sono rimaste li e che ho dovuto mettere da parte. Voglio dire, la competenza più grossa e appassionante che ho sviluppato negli ultimi vent’anni è senz’altro quella su RDBMS Oracle su cui ho avuto modo di lavorare tanto, dare un buon contributo alla mia azienda e su cui posso ancora lavorare e dire di avere una discreta competenza.

Ora si parla molto di nuove tecnologie di modernizzazione di innovazione ecc ecc. E’ vero che negli ultimi anni sono emerse tante nuove tecnologie anche in ambito database, si va dai mitici NoSQL ai distributed SQL. Io faccio fatica veramente a stare dietro a tutte queste cose nuove che portano senz’altro cose interessanti. Da conservatore quale sono rimango convinto della superiorità dei RDBMS SQL, pur ovviamente in determinati ambiti. Pare incredibile ma ancora adesso, dopo anni, sembra essere viva la disputa fra SQL e NoSQL, trovo nell’informazione diffusa tramite i social ancora molto “rumore” al riguardo. Si continua a contrapporre due cose che in realtà possono essere complementari o comunque ciascuna adatta ad ambiti diversi. Vi sono sicuramente punti di sovrapposizione, situazioni in cui usare l’uno o l’altro sia se non equivalente almeno possibile. Poi si può fare tutto ma a me sembra sono una questione di preferenze e non scientifica per cui una soluzione è migliore dell’altra.

Negli ultimi tempi per me le cose sono ancora più confuse perché ho riflettuto più volte su questi concetti negli ultimi anni, ho cercato di informarmi e capire e le mie conclusioni non sono ancora cambiate, sarà a causa della mia testardaggine ma io penso sia soprattutto perché non ho visto elementi concreti che potessero farmi cambiare idea.

Mi trovo quindi a disagio perché non riesco a approfondire qualcosa di specifico e non riesco a ampliare in modo soddisfacente le mie competenze e quindi non capisco in che direzione mi sto muovendo e dove sarò da qui a un anno. Uno degli elementi che conferma questa mia situazione è il fatto che scriva qui molto poco, a parte la mancanza di tempo non riesco a dedicare abbastanza tempo a un argomento da conoscerlo bene e aver voglia di scriverne che subito si passa ad altro. Sta andando avanti così da talmente tanto tempo che sono sempre meno fiducioso di arrivare da qualche parte, come questo post che alla fin fine dice poco.

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